Il misuratore emozionale
Bisognerebbe avere, vivere sempre con un cuore pieno.
E l’ Amore è questa pienezza, l’ingrediente principe, quello fondamentale, il sentimento assoluto, ma cos’è l’amore senza attrici e attori? Un teatro (vita) vuoto/a. L’amore pur essendo tale, pur dando senza misurare, è un po pretenzioso, perché non si accontenta del quasi, di elemosine, non si contenta di comparse, di sfondi posticci, di lune di carta e luci messe a mo di stelle dietro un telo nero, l’amore ha bisogno di protagoniste, di verità, concretezza, di cieli e mille costellazioni, e quando come un fuoco lo si sente dentro, discretamente si vive fuori, tanto è così riconoscibile che non ha bisogno d’altro, ne di esagerazioni ne di esibizioni e vanto.
E’ il Sentimento fatto d’intimità, di mani che si stringono, dita che si intrecciano, di respiri scambiati, e di silenzi, già! L’amore canta, ma non grida, sussurra comprensibile, e parla il giusto, non si vanta, resta umile perchè basta a se stesso e a chi lo riceve, perché l’Amore è Noi, e mai io.
Tra le tante poesie (carismi) di Velia, c’è soprattutto l’Amore, a volte quando si “viaggia” sotto la pioggia come l’ultima volta, la sento dire: “Madonna mia Enzo sta attento, non uscire, non prenderti un malanno”. Oltre a trovare tutto questo molto positanese, (noi diciamo Mamm e’Pasetano), il suo avere cura preoccupazione dell’altro è Amore, puro, pratico essenziale, con il tempo, mi sono accorto che lei è il mio misuratore emozionale, che sia arte, che sia una mareggiata, un lampeggiare all’orizzonte, che sia il volo di una poiana, un fiore, un concerto, insomma nella misura in cui lei mi manca, posso capire quanto sono emozionato, e quanto è grande il desiderio di condividere con lei tutto, perché le emozioni sono pane spezzato per gli affamati, sono come l’acqua non possono stare ferme, ma devono scorrere, devono essere mare, fiumi, pioggia, devono dissetare gli assetati di sogni, di emozioni, d’Amore.
Enzo De lucia
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