Marinai nel cuore





Foto e testo di Enzo De Lucia


Marinai del cuore, Marinai della vita


Ci si accorge dei marinai solo dopo un naufragio, quando si contano vittime e  “dispersi”, chiamati così per non far spegnere la speranza.

 Ognuno di noi è il mare di qualcuno/a, ognuno di noi è marinaio.

E in questo nostro navigare, qualcuno naufraga e ci muore dentro, perché non ha conosciuto veramente il nostro mare, per la troppa sicurezza o trascuratezza, perché impreparati, e lo stesso facciamo noi per gli stessi motivi.

E poi ci sono quelli che restano nei porti e nelle cantine ad ubriacarsi di rum, e noia, perché non trovano un imbarco, perché hanno perso la capacità di remare, di aprire le vele al vento, perché hanno perso fiducia in se stessi e negli altri  e  hanno gli occhi spenti, li riconosci per  la stanchezza che gli è rimasta attaccata addosso, nell’anima e nei sentimenti, incrostata  come salsedine, con tante cicatrici nel cuore ormai orbo, incapace di guardare l’orizzonte, incapace di guardare il cielo

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