Tra mito, leggenda e sacralità

 




Secondo la leggenda, una notte di agosto, durante il Medioevo, una banda di pirati saraceni sbarcò sulla Spiaggia Grande di Positano.

I pirati, durante i saccheggi alla città, trafugarono anche l’immagine sacra del quadro della Madonna nera, un’icona bizantina del XII secolo.

Ma quando si rimisero in mare scoppiò una violenta tempesta, che bloccò la nave impedendole di raggiungere il largo.

A quel punto si udì la voce della Vergine che chiedeva di essere lasciata a terra: “Posa, Posa!”.

Da qui nacque poi il nome di Positano.

I marinai obbedirono e, convertitisi alla fede cristiana, riuscirono a dirigere il veliero verso l’insenatura dove la Madonna venne sbarcata.

Nel luogo in cui fu ritrovata la sacra immagine, fu edificata una chiesa in onore della Vergine e attorno vi sorse il paese. Secondo la leggenda, una notte di agosto, durante il Medioevo, una banda di pirati saraceni sbarcò sulla Spiaggia Grande di Positano.

I pirati, durante i saccheggi alla città, trafugarono anche l’immagine sacra del quadro della Madonna nera, un’icona bizantina del XII secolo.

Ma quando si rimisero in mare scoppiò una violenta tempesta, che bloccò la nave impedendole di raggiungere il largo.

A quel punto si udì la voce della Vergine che chiedeva di essere lasciata a terra: “Posa, Posa!”.

Da qui nacque poi il nome di Positano.

I marinai obbedirono e, convertitisi alla fede cristiana, riuscirono a dirigere il veliero verso l’insenatura dove la Madonna venne sbarcata.

Nel luogo in cui fu ritrovata la sacra immagine, fu edificata una chiesa in onore della Vergine e attorno vi sorse il paese.


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